AVVISO

Al momento il sito sunloop.it è in manutenzione e gli acquisti sono disabilitati.
Per procedere agli acquisti è possibile inoltrare le richieste all'indirizzo email: ecommerce@sunloop.it

1 2

NON ESISTE SOSTENIBILITA’ SENZA UGUAGLIANZA

Per tutte le violenze consumate su di Lei,
per tutte le umiliazioni che ha subito,
per il suo corpo che avete sfruttato,
per la sua intelligenza che avete calpestato,
per l’ignoranza in cui l’avete lasciata,
per la libertà che le avete negato,
per la bocca che le avete tappato,
per le ali che le avete tagliato,
per tutto questo:
in piedi, Signori, davanti ad una Donna.

– William Shakespeare –

Oggi, 25 Novembre, voglio dedicare questo articolo a tutte le donne che hanno subito e sono state vittime di violenze di ogni genere, discriminazioni, denigrazione.

Voglio dedicare le mie parole a tutte le donne che non vengono valorizzate per quello che sono, a tutte le donne a cui vengono negati i loro diritti, le loro libertà, a tutte le donne a cui viene tolta la parola quando vorrebbero gridare al mondo quanto sono forti. 

Voglio dedicare questa pagina a tutte le donne che hanno avuto il coraggio di denunciare, di riprendersi in mano la loro vita e a tutte quelle donne che hanno il coraggio, ne hanno immensamente, ma hanno paura.

La paura.

Questa paura non deve esistere, nessuno ha il diritto di scatenarla. 

Chiunque utilizza la paura, le minacce, il terrore, la violenza è in realtà un debole, una nullità, un’essere ripugnante che non vale niente. La violenza non è forza, al contrario è debolezza e non potrà mai essere creatrice di qualcosa, ma sarà soltanto portatrice di distruzione.

E’ importante essere consapevoli di questo. La consapevolezza è già di per sé un grande arma.

La violenza sulle donne, la violenza in generale, purtroppo ha mille sfaccettature, mille sbavature di un buio pesto in cui nessuna donna, nessuno mai dovrebbe incappare.

La violenza deve essere riconosciuta e nasce dalle piccole cose, che poi così piccole non sono, come un gesto o una minaccia inaspettata, qualcosa di mai accaduto prima, che non bisogna però prendere sotto gamba, a cui bisogna fare attenzione.

Dall’intenzione di fare del male o terrorizzare, ad attacchi verbali, dall’imposizione di pratiche sessuali, alla negoziazione all’accesso alle finanze familiari, passando poi per il più noto stalking e il revenge porn, il catcalling, senza contare la pedofilia, la tratta per la prostituzione, le mutilazioni dei genitali, lo stupro di guerra… si potrebbe andare avanti purtroppo all’infinito e purtroppo è sempre peggio.

Ad oggi in Italia, così come in tutto il mondo, purtroppo i numeri riguardanti questo tema sono terribili:

Ogni giorno, in Italia, ci sono 89 donne vittime di violenza di genere e nel 2021 sono stati 109 gli atti di femminicidio, pensate che è ben il 40% di tutti gli omicidi commessi. Di questi, 93 sono avvenuti in ambito familiare-affettivo e, in particolare, 63 per mano del partner o dell’ex partner. Sono questi i dati allarmanti diffusi oggi in occasione del 25 novembre, Giornata mondiale contro la violenza sulle donne.

E’ necessario, è vitale fermare tutto questo, per le donne innanzitutto e soprattutto, ma indovinate un po’? Ne va della vita di chiunque. E’ come un cane che si morde la coda, è un circolo vizioso, è tutto collegato.

Mi rifaccio all’obiettivo numero 5 dell’agenda 2030: raggiungere l’uguaglianza di genere e l’autodeterminazione di tutte le donne e ragazze.

Ci tengo a farvi notare che le disparità di genere costituiscono uno dei maggiori ostacoli allo sviluppo sostenibile, alla crescita economica e alla lotta contro la povertà.

L’obiettivo 5 mira a raggiungere l’uguaglianza di genere e l’autodeterminazione di tutte le donne e ragazze, mira ad ottenere la parità di opportunità tra donne e uomini nello sviluppo economico, l’eliminazione di tutte le forme di violenza nei confronti di donne e ragazze, compresa l’abolizione dei matrimoni forzati e precoci, e l’uguaglianza di diritti a tutti i livelli di partecipazione. 

E’ necessario abbattere, distruggere, uccidere e seppellire l’idea, a dir poco obsoleta e oscena per cui esiste il sesso debole, uomo o donna che sia, è necessario fare questo per poter sperare e guardare ad un futuro migliore, fatto di progressi in ogni ambito.

Con ciò, vi espongo quindi i punti dell’obiettivo numero 5 dell’agenda 2030:

5.1. Porre fine, ovunque, a ogni forma di discriminazione nei confronti di donne e ragazze

5.2. Eliminare ogni forma di violenza nei confronti di donne e bambine, sia nella sfera privata che in quella pubblica, compreso il traffico di donne e lo sfruttamento sessuale e di ogni altro tipo

5.3. Eliminare ogni pratica abusiva come il matrimonio combinato, il fenomeno delle spose bambine e le mutilazioni genitali femminili

5.4. Riconoscere e valorizzare la cura e il lavoro domestico non retribuito, fornendo un servizio pubblico, infrastrutture e politiche di protezione sociale e la promozione di responsabilità condivise all’interno delle famiglie, conformemente agli standard nazionali

5.5. Garantire piena ed effettiva partecipazione femminile e pari opportunità di leadership ad ogni livello decisionale in ambito politico, economico e della vita pubblica

5.6. Garantire accesso universale alla salute sessuale e riproduttiva e ai diritti in ambito riproduttivo, come concordato nel Programma d’Azione della Conferenza internazionale su popolazione e sviluppo e dalla Piattaforma d’Azione di Pechino e dai documenti prodotti nelle successive conferenze

5.a. Avviare riforme per dare alle donne uguali diritti di accesso alle risorse economiche così come alla titolarità e al controllo della terra e altre forme di proprietà, ai servizi finanziari, eredità e risorse naturali, in conformità con le leggi nazionali

5.b. Rafforzare l’utilizzo di tecnologie abilitanti, in particolare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, per promuovere l’emancipazione della donna

5.c. Adottare e intensificare una politica sana ed una legislazione applicabile per la promozione della parità di genere e l’emancipazione di tutte le donne e bambine, a tutti i livelli

Come potrete quindi notare, la parità di genere non è solo un diritto umano fondamentale, ma la condizione necessaria per un mondo prospero, sostenibile e in pace. Garantire alle donne e alle ragazze parità di accesso all’istruzione, alle cure mediche, a un lavoro dignitoso, così come la rappresentanza nei processi decisionali, politici ed economici, promuoverà economie sostenibili, di cui potranno beneficiare le società e l’umanità intera.

La forza delle donne è qualcosa di immenso.